CONTRO IL FATO
carnagione. - Forse inglese.... - disse il conte d'Ostrog. - No, - ribattè ancora Lovere - scommetto che è americana. - Venga essa di dove vuole, il fatto
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no: allora essa lo amava. Lo amava, o credeva d'amarlo. Si ama forse a sedici anni? Egli aveva avuto il torto di credere e di illudersi. La figlia
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di tanto in tanto sotto la terra addormentata. Nella piccola camera che comunicava con quella di sua figlia e dell'istitutrice, essa non poteva
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, come se sempre le sovrastasse un pericolo ignoto. - Buon giorno, duchessa, - disse William, inchinandosi. Essa sorrise, ma non gli stese la mano
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alcuni giorni fu triste e riservato colla duchessa. Essa da parte sua aveva avute due giornate di crisi nervosa, terribile tanto, che il duca, seccato
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battuti alla porta la fecero sussultare. - Sono io, Sarah - disse fuori piano la voce del duca. - Entrate - rispose essa breve. E tutta una tempesta le
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è pazzo, e credo che se essa lo abbandonasse, ne morrebbe. Ma com'è bella!... Dicono che a Mosca sia riuscita a far impazzire un conte
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speranza; dopo tutto, avrebbe sempre tentato!... - Siete a Parigi da molto tempo, signor Rook? chiese essa per avviare la conversazione in un modo
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Accademia della crusca
